Kruger National Park, safari self drive

Molto spesso crediamo che alcune esperienze mozzafiato siano inaccessibili o difficili da organizzare se non con agenzie di viaggi, tour operator o tour guidati. Prendendo dimestichezza con il web, con consigli di blog di viaggio, con motori di ricerca per le prenotazioni scopriremo molto presto che saremo in grado perfino di organizzare in piena autonomia un safari in Sud Africa. Bisogna innanzitutto precisare un dettaglio che attanaglia tutti coloro che si apprestano a prenotare un safari in Sud Africa: Kruger National Park o riserva privata? Self-drive o tour guidato? Iniziamo con lo specificare che il Kruger si può visitare anche con tour privati prenotabili online. Nelle riserve private, invece, non è consentito il self-drive. Ciò detto partiamo alla scoperta di quelli che sono i punti di forza e di debolezza del self-drive.

Vantaggi: i lati positivi di una simile esperienza non sono certo da sottovalutare. Gestisci autonomamente il tuo tempo. Devi sottostare esclusivamente alle esigenze tue ed eventualmente di chi viaggia con te, soprattutto se si tratta di bambini/ragazzi. Un notevole risparmio economico, soprattutto se si tratta di una famiglia con figli. Puoi decidere di restare in osservazione di un animale tutto il tempo che vuoi. Puoi scegliere le aree geografiche che preferisci visitare. Il numero di animali e la concentrazione di mandrie è notevolmente superiore rispetto a quelli delle riserve private. Nessuno vi vieta, se il tentativo di safari in self-drive non vi ha soddisfatto, di poter in loco prenotare un tour privato nel parco o nelle riserve private.

Svantaggi: Devi orientarti autonomamente nel parco, una cosa in realtà abbastanza semplice considerando il notevole materiale fornito dai gestori del parco e le chiarissime indicazioni stradali presenti all’interno. In caso di problemi con la tua auto dovresti attendere il soccorso, in tempi comunque brevi, di un ranger del parco. Dover prenotare gli alloggi interni con largo anticipo a maggior ragione se il budget a disposizione non è esoso. Nelle riserve private, i ranger sanno a colpo sicuro (ma non è sempre detto perché si tratta sempre e comunque di animali in libertà) dove trovare gli animali. Questo dettaglio non deve però demoralizzarvi perché vi garantiamo che la concentrazione di animali nel Kruger è così forte che è assolutamente impossibile non avvistarli.

Cos’è il Kruger National Park: il Kruger National Park è sicuramente la riserva faunistica nel nord-est del Sud Africa che meglio si presta ad un safari self drive. La sua alta concentrazione di animali selvatici comprende anche i Big Five:  leoni, leopardi, rinoceronti, elefanti e bufali.

Non mancano ovviamente zebre, ghepardi, giraffe, kudu, ippopotami, impala, molte specie di antilopi, iene, facoceri, gnu, diverse specie di uccelli come avvoltoi, aquile e cicogne.

La sua estensione è di 2 milioni di ettari.

Come organizzare il self-drive: prenotate un volo per la regione di Mpumalanga ed il noleggio di un’auto direttamente nell’aeroporto Kruger National Airport da ritirare al vostro arrivo. Se arrivate in aeroporto in tarda serata cercate un alloggio in zona e muovetevi all’alba il giorno dopo per raggiungere il Kruger. Se il volo atterra di buon mattino, potete tranquillamente ritirare l’auto e dirigervi verso il parco. Ovviamente prima riuscirete a raggiungere l’ingresso del parco, meno coda di turisti troverete. Gli ingressi del parco sono 10 (Crocodile Bridge, Malelane, Numbi, Phabeni, Paul Kruger, Orpen, Phalaborwa, Punda Maria, Pafuri and Giriyondo), scegliete in anticipo verso quale dirigervi in funzione delle zone che volete visitare. Giunti all’ingresso del parco sarà sufficiente pagare il pedaggio e ritirare tutto l’esaustivo materiale informativo che vi verrà fornito direttamente in loco riportante anche le rigorose e rigide regole comportamentali da rispettare per la tutela degli animali e degli stessi turisti. Fate il pieno di benzina prima di entrare per non perdere tempo, ma potete stare tranquilli perché all’interno sono presenti per 12 stazioni di rifornimento (Crocodile Bridge, Lower Sabie, Skukuza, Berg-en-Dal, Pretoriuskop, Satara, Orpen, Olifants, Letaba, Mopani, Shingwedzi e Punda Maria).

Dove alloggiare: all’interno del parco ci sono numerosi Rest Camp prenotabili direttamente dal sito del parco tra cui poter scegliere liberamente in base ai gusti, al budget e alle disponibilità.

Il consiglio è sicuramente quello di decidere il numero preciso di giorni, consultare la cartina del parco per decidere il percorso da seguire e prenotare gli alloggi in punti strategici con diversi mesi di anticipo. Sicuramente vista la vastità del parco (350 km da nord a sud e 67 km da est a ovest), è doveroso trascorrere minimo 3 notti per poter dare un valore autentico al safari. Peraltro trattandosi di animali in libertà su una distesa di terra sconfinata, bisogna concedersi più opportunità nei vari giorni di poter avvistare i vari animali.

Doveroso è sicuramente sfruttare tutte le ore del giorno a partire dall’alba fino al tramonto che sono le fasce orarie in cui gli avvistamenti sono maggiori e la calca dei turisti è notevolmente inferiore. Peraltro essendoci tassativi limiti di velocità da rispettare (30 km/h per le strade sterrate e 50 km/h per le strade asfaltate) ogni giorno non si possono coprire distanza enormi.

La maestosità del Kruger National Park, l’elevata concentrazione di animali, la certezza assoluta di avvistare gli animali (anche quelli più schivi), la libertà di gestione del tempo in piena autonomia, sono motivi validissimi per afferrare a due mani il coraggio e partire all’esplorazione.

La soddisfazione di una tale esperienza sarà paragonabile all’emozione unica che proverete quando avvisterete il primo animale.

Guarda il video: Kruger National Park, attraversamento elefanti

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