LA CASA DI ANDREA, LA CASA DI TUTTI

“Tre cose ci sono rimaste del paradiso: le stelle, i fiori e i bambini” (cit. D.Alighieri).

Giada è una bambina barese che il 16 Dicembre di quest’anno compirà 8 anni, come il suo fratellino e la sua sorellina gemelli. A lei però la vita ha negato il dono della spensieratezza mettendo a dura prova la forza sua e della sua famiglia con la diagnosi di un grave male.

L’amore che i genitori possono nutrire per i loro figli è quasi scontato, ma non lo è altrettanto la forza che riescono a trovare per lottare contro la malattia e contro le difficoltà da veri supereroi umani. I fondi economici, le strutture, l’assistenza a supporto di queste famiglie è per lo più affidata ad atti di beneficenza e di carità che colmano in qualche modo le lacune delle istituzioni. Ecco allora che un genitore-supereroe che si trova a dover lottare contro la malattia, è costretto a farsi i conti in tasca perché vivere sospesi tra Bari e Roma per più di un anno diventa estremamente oneroso, vivere da pendolari per essere mamma lavoratrice divisa tra una figlia a Roma e  due figli a Bari diventa complicato, dover dipingere un sorriso anche con il cuore in lacrime sembra quasi impossibile. In soccorso di questi genitori e dei loro piccoli nascono realtà come ‘La casa di Andrea’; loro si presentano così: “L’Associazione opera con l’obiettivo di tutelare il diritto alla salute dei bambini che, non potendo essere curati nelle strutture delle città di residenza, hanno bisogno di ricevere assistenza sanitaria nei reparti specializzati degli ospedali romani. Nel fare ciò l’Associazione realizza attività di supporto alle strutture sanitarie pubbliche offrendo gratuitamente ospitalità e assistenza ai bambini con gravi patologie e alle loro famiglie, permettendo così al bambino di ‘vivere e combattere’ la malattia e il disagio attraverso l’accoglienza e l’amore della famiglia e di una comunità“.  Nel 2006 l’ Associazione riceve dal comune di Roma un vecchio rudere di circa 600 mq che riesce a ristrutturare grazie ad una importante raccolta fondi. Ad ottobre del 2007 apporta ulteriori migliorie grazie ai propri fondi. Attualmente la struttura ha la possibilità di ospitare 15/16 nuclei composti da bambino e genitori.

L’impegno, nato da chi in primis ha dovuto far fronte alle inspiegabili tragedie della vita, non è quello di offrire una comune struttura ricettiva, quanto piuttosto iniziative, eventi, servizi (assistenza sociale, assistenza legale, trasporti per le strutture ospedaliere, clownterapia, ludoterapia), luoghi e spazi dedicati (stanze, bagni, cucine, sala comune, ludoteca, laboratorio didattico, parco antistante la struttura, una cappella per i momenti di preghiera) che servano da supporto fisico, psicologico e morale ai piccoli angeli senza ali e alle loro famiglie. Ed ecco allora che anche ad un bambino a cui è difficile spiegare che non deve correre, che non può sudare, che non avrà i capelli durante il ciclo di cure, che all’improvviso alcuni amici non faranno ritorno, tutto sembrerà più semplice e più ‘normale’ in un parco giochi-famiglia perché tutti gli altri angeli sono come lui e perchè tutti si sentono a ‘casa’. Loro forse sono gli unici bambini al mondo che festeggiano Natale ogni 25 del mese perchè per loro e per i loro genitori ogni istante è un’occasione preziosa per festeggiare la vita.

Un esempio, quello della Associazione ‘La Casa di Andrea‘, da seguire e da sostenere perchè è importante difendere il diritto alla vita dei bambini, ma è ancora più importante difendere il loro diritto alla felicità. 

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